Supply Chain sostenibile e principi ESG: verso un nuovo paradigma di filiera

Oggi i principi ESG guidano il processo di trasformazione verso una Supply Chain sostenibile. Traguardi ambiziosi e necessari per garantire un futuro migliore al nostro pianeta, che richiedono però azioni concrete nel presente, domandando a ciascuno di fare la propria parte.

Le imprese quindi sono chiamate ad affrontare un rinnovamento, questo perché il loro impatto diretto si combina sempre a quello delle Supply Chain di riferimento, in un’integrazione di processi che dev’essere trasparente e valutabile secondo standard internazionali. Inoltre, sono sempre più soggette ad obblighi sull’osservanza di norme a tutela della sostenibilità, applicati da Governi e agenzie indipendenti, e sono chiamate a rispondere sul modo in cui i fornitori si comportano nei confronti dei dipendenti, clienti e, non da ultimo, nei confronti dell’ambiente. Nasce così la necessità  di valutare con precisione, attraverso un approccio che tenga conto dei criteri ESG, coloro che fanno parte della catena di approvvigionamento.

 

Come contribuire allo sviluppo di una Supply Chain Sostenibile?  Digitalizzazione e visibilità in tempo reale a supporto della catena del valore

La gestione dell’impatto sulle aree ESG della Supply Chain è essenziale quanto altri fattori quali la qualità, i costi e i tempi di consegna della merce e non tocca solo i capofiliera, ma coinvolge a valle tutta la catena, con la necessità di esaminare le pratiche dei fornitori di secondo e di terzo livello. In questo contesto, i dati possono svolgere un ruolo di primaria importanza per raggiungere gli obiettivi ESG e ci sono 3 modi per contribuire attivamente allo sviluppo di una Supply Chain sostenibile:

  1. Rendere le catene di approvvigionamento visibili a tutti

Investire su un solido sistema di raccolta e monitoraggio dei flussi di trasporto contribuisce alla creazione di un ecosistema digitalizzato a supporto della Supply Chain sostenibile. Raccogliere e condividere i dati con tutti gli attori della catena del valore permette non solo di migliorare le proprie performance in ottica ESG, ma anche di rendere i processi logistici più visibili e trasparenti.

  1. Includere le informazioni sulle emissioni come standard

Una gestione green della Supply Chain non può non tener conto delle emissioni prodotte dalle attività di trasporto. Misurare il proprio impatto climatico attraverso l’acquisizione di dati, strutturati e affidabili, facilita il processo decisionale, aiuta a identificare azioni di miglioramento e a rendicontare l’impegno dell’azienda al raggiungimento degli obiettivi internazionali di sviluppo sostenibile.

Le informazioni sulle emissioni sono inoltre necessarie a tutte le aziende di filiera per analizzare elementi operativi specifici, migliorare le operations e avviare Partnership sulla base dell’evoluzione dell’impronta ambientale nel tempo. I dati sulle emissioni, così come i dati ESG, possono infatti svolgere un ruolo fondamentale per le aziende nella gestione degli acquisti e delle forniture.

  1. Rendere l’ecosistema attraente per chi vi aderisce

Convincere spedizionieri e vettori ad aderire a questo ecosistema significa orientarsi verso un modello di relazione più collaborativo e fornire risorse o strumenti che permettano ai fornitori di entrare a basso costo nel percorso di trasformazione digitale.

Il cambiamento richiesto per affermare un processo di crescita sostenibile si costruisce giorno per giorno attraverso l’impegno di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nel consumo e nel governo delle risorse. Se vuoi contribuire allo sviluppo sostenibile della tua Supply Chain, contattaci!
In qualità Partner di SOS-LOG sapremo come indirizzarti verso il futuro e ti garantiremo un vantaggio competitivo insegnandoti a dimostrare come le tue politiche di Procurement siano coerenti con i principi ESG.