L’ecosistema delle Startup hi-tech italiane: fallimenti e fattori di successo

Quello delle Life Sciences oggi è un comparto in forte fermento e ad alta intensità di innovazione in Italia, grazie all’operato di startup hi-tech all’avanguardia che creano valore facendo leva su design innovativi e nuove tecnologie. Tuttavia pur sapendo come migliorare salute e qualità della vita delle persone, alle startup mancano competenze per strutturare la catena di fornitura e commercializzare l’idea.

Secondo recenti studi, sono proprio la mancanza di una strategia a lungo termine e l’incapacità di adeguare il prodotto al mercato i principali motivi di fallimento delle start-up già nei primi anni di vita. Così nonostante l’ecosistema delle startup hi-tech in Italia sia così produttivo, il loro tasso di mortalità è del 92%, questo significa che solo 8 startup su 100 sopravvivono.

 

IntendiMe: il Supply Chain Management come driver della Business Continuity della startup hi-tech sarda ideatrice di KitMe, la smart home per persone sorde o con problemi di udito

IntendiMe, la startup hi-tech nata nel 2015 in Sardegna dall’idea di tre giovani all’interno del ContaminationLab dell’Università di Cagliari, ha lanciato il suo primo prodotto commerciale nel quarto trimestre del 2021. Nel corso degli anni, IntendiMe dopo aver testato il suo prodotto pivot senza aver mai analizzato adeguatamente le variabili strategiche e operative coinvolte nello sviluppo della Supply Chain, ha deciso di affidare la sua gestione a IS Consulting, il cui progetto è stato anche oggetto di discussione di una tesi di Laurea Magistrale in Management Engineering presso il prestigioso Politecnico di Milano.

Partendo dall’analisi del particolare segmento di mercato a cui è rivolto il prodotto KitMe, l’innovativa Smart Home per persone sorde o con problemi di udito, il management team, guidato da Ivan Sannino MD IS Consulting, ha sviluppato una strategia di Supply Chain per la fase di crescita della stratup hi-tech, con lo scopo di controllare le prestazioni, migliorare l’efficienza e ottimizzare il livello di servizio reso al cliente finale, razionalizzando i costi operativi e il capitale impegnato.

L’unione di metodologie gestionali e soluzioni software, hanno consentito in questa fase di crescita di individuare una strategia di approvvigionamento delle materie prime basata su un’attenta valutazione dei fornitori, sulla creazione di relazioni e sulla misurazione delle prestazioni.

Rendere più agile e snella la Supply Chain e ridurre i possibili rischi di fornitura o interruzioni della produzione hanno guidato, in particolare, tutte le scelte tattiche e operative del team.

Così, partendo da una selezione di fornitori sulla base di specifiche esigenze e KPM (Key Performance Misures), sono state individuate le migliori alternative per soddisfare i requisiti di IntendiMe, e successivamente sono stati avviati solidi rapporti di collaborazione con i Partner, capaci di influire notevolmente sulla strategia di approvvigionamento, la stessa che sarà applicata dall’organizzazione anche nelle fasi successive del suo ciclo di vita.

Oltre alla gestione degli acquisti e all’integrazione dei fornitori in ottica lean per una Supply Chain innovativa, IS Consulting si è occupata anche degli appalti per scelta strategica e pianificata secondo precisi KPI di un partner logistico digitalizzato, con forte vocazione all’innovazione e in grado di offrire al committente e al suo cliente finale un unico interlocutore per tutte le operazioni.

Puntare alla qualità del servizio di home delivery era infatti un aspetto prioritario per IntendiMe che ha deciso di lanciare il suo prodotto in un e-commerce B2c.