Qualità del servizio, solidità finanziaria, partnership. L’ottimizzazione della supply chain passa dalla gestione strategica dei fornitori

Ottimizzare la propria supply chain oggi significa anche adottare una gestione strategica dei fornitori. La relazione con i propri fornitori infatti va costantemente rafforzata perché, se non ben tutelata, rischia di generare gravi difficoltà all’intero ciclo aziendale (demand planning, acquisto, produzione e vendita).

Come afferma il Top Manager Ivan Sannino“Alla base di una gestione strategica dei fornitori c’è il miglioramento dei flussi di cassa e di margine, sia in termini di debito commerciale, che di magazzino. Ciò significa che per migliorare il proprio capitale circolante è indispensabile sì lavorare sul ciclo attivo, ovvero sui rapporti con i clienti, ma anche sul ciclo passivo e il magazzino e dunque sulla relazione con i fornitori in ottica di Supplier Collaboration. Per questo usufruire di servizi, come quelli proposti dalla IS Consulting, di consulenza Temporary Management e dunque del supporto di figure con esperienza e alto know how per cambiare il modo di gestire il parco fornitori in ottica strategica a favore di relazioni forti e consolidate, che permettano di valutare non solo prezzi ma anche comportamenti, solidità finanziaria e qualità del servizio, è fondamentale per far sì che il rischio del fornitore non diventi il rischio dell’azienda stessa.”

Il Vendor Rating come strumento di valutazione per la capacità finanziaria e operativa del fornitore

Il Vendor Rating è uno strumento efficace per monitorare e comparare i fornitori, dal punto di vista economico, finanziario e operativo.

Uno strumento che mette in atto un vero e proprio processo di valutazione che presuppone il coinvolgimento di tutti i reparti aziendali portatori di interesse, così da fornire a chi se ne occupa (e che generalmente lavora a fianco del buyer o è il buyer stesso) gli strumenti per operare nella maniera più corretta con ogni singolo partner, identificando eventuali sintomi di difficoltà o di disservizio e quindi una diminuzione del valore e del vantaggio competitivo dell’area aziendale che si serve di quel particolare fornitore.

Come si definisce il Vendor Rating

Una corretta definizione del Vendor Rating nell’ottica dei propri interessi avviene attraverso:

  • la segmentazione del portfolio fornitori;
  • la definizione dei KPI più rilevanti per il monitoraggio delle attività generatrici di valore aziendale;
  • il calcolo di un rating per ogni fornitore;
  • una revisione dinamica e frequente dei valori di rating;
  • il coinvolgimento di acquisti, finance e amministrazione nella gestione del rischio;
  • la costruzione di un sistema di reporting strutturato;
  • l’adozione di una policy aziendale per la profilazione dei fornitori;
  • elaborare le informazioni ottenute per effettuare scelte e decisioni sul lungo e breve termine, rispettando sempre l’ottica QCD.

I vantaggi del Vendor Rating per l’azienda

L’identificazione di fornitori con maggiori capacità operative e d’innovazione genera vantaggi per l’azienda sia in termini economici, ovvero riduzione dei costi ed aumento fatturato, sia in termini di visibilità, ovvero vantaggio competitivo.

Il Vendor Rating permette anche di migliorare le relazioni con i fornitori chiave, e allo stesso tempo di eliminare dalla lista quelli con prestazioni al di sotto dei livelli stabiliti.

I vantaggi del Vendor Rating per il fornitore

Il miglioramento delle prestazioni del fornitore è fortemente condizionato dalla presenza di un sistema di misurazione e monitoraggio delle sue performance.

Questo significa che, sapendo di essere valutato e confrontato non solo con gli standard dell’azienda,  ma anche con le prestazioni degli altri fornitori attraverso un sistema oggettivo e strutturato, il Partner lavora meglio. E questo si traduce per lui in maggiore visibilità e, dunque, in più richieste da parte del mercato.

Il Vendor Rating è dunque uno strumento importantissimo per l’azienda  capace di fornire i feedback di tutte le aree analizzate, di escludere la soggettività nella scelta e nella selezione del fornitore, di mantenere sempre viva ed accesa la relazione tra buyer-Partner e la competizione tra vendor-vendor.