Logistica di magazzino tra emergenza e cambiamento

I grandi cambiamenti innescati dalla Pandemia nel comportamento e nelle abitudini d’acquisto dei consumatori non svaniranno con il vaccino e l’arrivo del tanto atteso “new normal”. Il digital jump che non accenna a fermarsi e la nuova vita on line degli italiani impone alla logistica di ripensare e riorganizzare il funzionamento dell’intera filiera.

L’emergenza ha messo in luce non solo il ruolo fondamentale della Supply Chain, ma anche i suoi limiti, le sue carenze e la sua inadeguatezza di fronte all’imprevisto.

In particolare ad essere sotto la lente d’ingrandimento è la logistica di magazzino per cui nei vari lockdown si sono registrate le maggiori criticità, come cali di produttività (rilevanti o disastrosi nel 36% dei casi –GS1 Italy “COVID-19 nel largo consumo” 2020) a causa delle regole di distanziamento sociale (meno evidenti per i magazzini automatizzati) e mancanza di scorte (nei supermercati era impossibile trovare lievito, farina e disinfettanti e gli e-commerce non erano più in grado di garantire consegne in tempi brevi).

Logistica di magazzino: il vademecum post pandemia

Conoscere il passato permette di guardare con occhio critico il presente e pianificare il futuro facendo tesoro dell’esperienza.

Alla luce di quanto emerso è dunque possibile identificare 5 step fondamentali per l’ottimizzazione della logistica di magazzino post Covid, che danno vita ad un vero e proprio vademecum.

  1. Digital First
    L’utente si aspetta una filiera efficace ed efficiente. Una trasformazione digitale del magazzino e di tutti i processi legati alla gestione degli ordini, delle scorte e delle consegne consente uno scambio di dati e informazioni in tempo reale lungo tutta la supply chain, ormai fondamentale per rispondere con prontezza a improvvisi picchi e cambiamenti della domanda.
  2. Ottimizzare la gestione delle scorte
    Per conoscere gli stock e gestire in modo efficiente e flessibile i rifornimenti è indispensabile utilizzare un WMS (Warehouse Management System), oltre che stabilire rapporti di fiducia con diversi fornitori per avere alternative in caso di imprevisti.
  3. Investire in Hub Logistici
    Con la crescita dell’e-commerce risulta vincente attuare una strategia Micro-fulfillment. Ovvero predisporre mini hub logistici altamente performanti nei pressi delle grandi aree urbane per aumentare la velocità di consegna e creare una maggiore sinergia tra negozi fisici e online.
  4. Essere “agili” e “resilienti”
    Essere “agili” e “resilienti” è ormai indispensabile. Contare su più fornitori, per garantire le consegne, ed essere in grado di gestire in maniera “smart” le scorte dà l’opportunità di reagire sia in momenti di difficoltà che di crescita.
  5. Tenere d’occhio i trend
    Prevedere le future esigenze dei consumatori tenendo d’occhio i trend è essenziale per prepararsi in anticipo ai cambiamenti e cogliere al volo le nuove sfide del mercato.

La pandemia ha, dunque, posto le basi per una messa in discussione dei vecchi paradigmi: per sopravvivere e competere nel mercato attuale servono supply chain snelle, resilienti e in grado di reagire ad eventi imprevisti.

Allo stesso tempo, ha evidenziato la necessità di una visione Customer Centric, che necessita di investimenti in nuovi progetti e tecnologie, ma soprattutto di manager innovativi, in grado di governare e ottimizzare i grandi cambiamenti in atto.